In occasione dei suoi 90 anni, la storica azienda italiana di illuminazione, decide di intraprendere una serie di operazioni, tra cui la realizzazione di nuovi spazi che rappresentino e raccontino i valori aziendali. TH01 si trova nella sede centrale di Targetti a Firenze.
TH01, una sigla, in cui T sta per Targetti, H è tutto ciò che lo spazio rappresenta - Headquarter, House, Hub, History, Happening - 01 perché è il primo dei nuovi spazi.
TH01 segna il primo passa di un percorso che coinvolge Targetti a livello internazionale e che ha previsto l’apertura di spazi analoghi in altre parti del mondo, tra cui Shanghai e Changzhou (Cina).
L’hub di Targetti doveva essere contemporaneo, informale, non strutturato. Uno spazio articolato, inaspettato, emozionante e coinvolgente. TH01 doveva anche essere flessibile e in grado di trasformarsi nel tempo per ospitare meeting, eventi, installazioni, mostre, ecc.
Un wunderkammer, un attico di meraviglie, inaspettato e sorprendente. Uno spazio diviso in varie aree distinte e interconnesse, in cui ogni elemento incuriosisce e racconta una storia.
TH01 si trova al primo piano di un edificio industriale, ex-area produttiva dedicata un tempo al montaggio degli apparecchi. Il progetto si è basato sulla volontà di mantenere forte l’identità del luogo, cercando di recuperare e valorizzare gli elementi già esistenti, di tenere quindi strettamente legato il nuovo spazio di incontro dell’azienda allo spazio del lavoro, della sperimentazione, ai luoghi in cui si è costruita la storia aziendale.
Una wunderkammer, una soffitta delle meraviglie, uno spazio ricco di elementi, inatteso e sorprendente.
TH01, pensato come un contenitore dinamico e flessibile, è infatti caratterizzato da volumi con caratteristiche e funzioni diverse (area accoglienza, zona esposizioni, laboratorio, aera meeting / convegni, zona eventi), distinti e interconnessi, in cui ogni elemento gioca un ruolo importante nel racconto della storia, dei valori e dei prodotti aziendali.
I vari volumi si alternano in un gioco di textures, colori e materiali che prendono forma e cambiano veste tramite un uso sapiente della luce. Diventa così uno spazio dove ogni elemento dialoga con gli altri e con l’architettura industriale in un gioco di luci e ombre secondo una precisa scenografia luminosa.
I visitatori sono accolti in una prima area bar che li introduce alla pedana color blu elettrico, area polifunzionale in cui viene esposta e presentata una storia diversa in base ai visitatori e al momento (può esser la storia aziendale, i prodotti nuovi, una mostra fotografica, etc). Un parallelepipedo luminoso in u-glass ospita un laboratorio dove mostrare, provare e sperimentare gli apparecchi di illuminazione. L’auditorium/area meeting è un grande volume in acciaio caratterizzato da ampie vetrate affacciate sul “light box”, una gabbia rivestita con strisce in PVC rosso dove vengono testate le sorgenti luminose. Il percorso termina con un affaccio sull’ex magazzino, ora adibito a zona eventi.